Il Giorno della Memoria è un momento di riflessione profonda per l’Italia. Al Quirinale, il presidente Matterella ha celebrato questa giornata.
Al Quirinale si è commemorato il Giorno della Memoria, un’occasione solenne per ricordare le vittime dell’Olocausto e riflettere sulle atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale. In questa giornata significativa, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha tenuto un discorso toccante, alla presenza di figure di spicco come la premier Giorgia Meloni, alti funzionari governativi e rappresentanti della comunità ebraica.
Il presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza della memoria storica, citando Primo Levi per evidenziare come la storia della deportazione e dei campi di concentramento sia intimamente legata alla storia delle tirannie fasciste in Europa. Ha descritto la Shoah come: “Il più abominevole dei crimini, per gravità e per dimensione” e ha riflettuto sulla difficoltà di comprendere l’orrore assoluto e senza precedenti rappresentato da Auschwitz e dal meccanismo di sterminio nazista.
Il discorso di Mattarella: un richiamo alla memoria e all’umanità
Mattarella ha anche affrontato il problema del ritorno dell’antisemitismo, sottolineando che: “Anche ai nostri giorni, la ruota della storia sembra talvolta smarrire la sua strada, portando l’umanità indietro, a tempi e a stagioni che mai avremmo pensato di rivivere. Le conquiste della pace e delle libertà democratiche sono esaltanti e vanno salvaguardate di fronte a risorgenti tentazioni di risolvere le controversie attraverso il ricorso alla guerra“.
La sua dichiarazione riflette un impegno profondo alla difesa dei diritti umani e alla lotta contro ogni forma di odio e discriminazione. Il presidente ha evidenziato l’importanza di ricordare gli “800 Giusti” in Italia, persone che hanno rischiato la vita per salvare ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, come simboli di coraggio e umanità.
Il Presidente ha anche affrontato le sfide contemporanee, come la situazione in Medio Oriente, esprimendo preoccupazione per gli ostaggi nelle mani di Hamas e le vittime civili nella Striscia di Gaza. Ha ribadito il sostegno dell’Italia a Israele e l’importanza del rispetto dei diritti umani, sottolineando che “Non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato“.
La difesa dei diritti umani
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha parlato dell’importanza dell’educazione nella trasmissione della memoria storica, sottolineando come la Shoah rappresenti la negazione della persona e come sia essenziale ricordare il ruolo del fascismo italiano e delle leggi razziali. Ha messo in luce il potere salvifico dei Giusti e l’importanza di mantenere viva la memoria per combattere l’antisemitismo e promuovere una cultura di tolleranza e rispetto reciproco.